La Forchetta Dispettosa
"il Fatto Quotidiano", dai Tribunali alle tavole dei buongustai
Dalla passione per le inchieste giudiziarie alle tavole dei buongustai. Insomma il cibo, in senso economico, tenta sempre di più Marco Travaglio, Peter Gomez e e l'intero staff. Il management in ogni caso assicura che la barra resta dritta scongiurando qualsiasi tradimento con i lettori: il focus rimane sui contenuti editoriali. La scelta fatta- spiegano in una nota- è finalizzata solo a “diversificare e integrare il business tradizionale e il proprio piano industriale”. Resta il fatto che solo a distanza di poche settimane dal debutto nella foliazione de “il Fatto quotidiano” dell’inserto enogastronomico “Buono!” guidato da Michele Santoro in edicola con il numero del venerdì arriva ora, senza contare già le pagine online del quotidiano sulla cucina e l’agroalimentare, l’investimento in Foodscovery, piattaforma web e mobile finalizzata alla conoscenza e all’acquisto dei prodotti icona della gastronomia italiana direttamente dai laboratori e produttori artigianali del territorio come panifici, pasticcerie, macellerie, caseifici.
A occhio e croce sembra dunque un asset sul quale l’Editoriale Il Fatto, editore del giornale, sembra puntarci e pure parecchio tanto è che per Foodscovery è partito con un investimento di 250.000 euro acquisendo una quota di circa il 7%, con la facoltà di salire fino al 12% in relazione al raggiungimento di target concordati e fino al 20 % con un accordo di media for equity. Nel suo viaggio gli fanno compagnia Digital Magics, business incubator quotato su Aim Italia di Borsa Italiana che detiene il 3% della startup e che potrà salire fino al 5,4% in base agli obiettivi raggiunti, Finanziaria Regionale Abruzzese (Fi.r.a.), che ha investito in questo nuovo round 300.000 euro e che ha il 29,6% di Foodscovery, e due importanti business angel Claudio Di Zanni (2,6%) e Rosario Didonna (0,8%). I Fondatori di Foodscovery – Fabio Di Gioia e Mario Sorbo – detengono il 41% delle quote della società. Da segnalare infine che fra i soci della startup c’è anche il gruppo editoriale tedesco Axel Springer.
Oltre dunque a giocare di fantasia e ipotizzare il progetto di nuova Città del Gusto firmata dal Fatto Quotidiano sulle orme del Gambero Rosso nato da una costola de “Il Manifesto”, certezze sulle prossime mosse del quotidiano non le abbiamo, se non auspicare di vedere forse un giorno il Direttore Travaglio commentare ed entusiasmarsi su Bottura, chef orgoglio del popolo italiano….
Gia. Pac.
in data:16/02/2016