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Brunello di Montalcino, imbottigliato in linea con il 2024
Balzo nell’ultimo bimestre dell’imbottigliato di Brunello di Montalcino, che si riallinea così su volumi prossimi al pari periodo dell’anno precedente (-0,9%). Fondamentale – rileva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino in occasione della giornata di apertura di Benvenuto Brunello – la performance registrata in particolare nell’ultimo mese con i volumi sopra quota 1,9 milioni di bottiglie equivalenti, il 39% in più rispetto a ottobre 2024.
Il saldo nei primi 10 mesi – secondo l’analisi realizzata su base Valoritalia sulla base dei contrassegni di Stato consegnati - sale quindi a 7,63 milioni di pezzi imbottigliati, a fronte dei 7,69 milioni dello scorso anno. Rilevante l’effetto traino della nuova annata, la 2021 protagonista dell’anteprima di Montalcino, che entrerà in commercio solo a partire da gennaio ma il cui interesse ha già determinato un picco negli ultimi mesi (oltre 2,1 milioni di bottiglie equivalenti).
“Non c’è necessariamente una correlazione automatica tra imbottigliamenti e prodotto venduto – ha detto il presidente del Consorzio, Giacomo Bartolommei – ma il dato è comunque un indicatore interessante in chiave di mercato che ci riporta in linea di galleggiamento dopo mesi più complicati. A prescindere da ciò, il Consorzio è convinto della necessità di attivare un programma di promozione della denominazione, con partecipazioni collettive presso il principale e storico mercato di sbocco – gli Stati Uniti – ma anche su altre piazze, con l’obiettivo di diversificare il più possibile le occasioni di business dei nostri vini. Il programma, previsto già a partire dal 2026, sarà definito nelle prossime settimane”.
In forte crescita il Rosso di Montalcino: dopo l’incremento del vigneto, l’imbottigliato nei primi 10 mesi sale a quasi 4 milioni di contrassegni consegnati e a +29% tendenziale. A Benvenuto Brunello, il Rosso presenta l’annata 2024.