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Carne nei piatti pronti, pressing di Strasburgo sull’origine in etichetta

L’assemblea dell'Europarlamento, con una risoluzione non legislativa, chiede a Bruxelles di disciplinare la materia come fatto per il prodotto fresco o congelato

Roma- L'indicazione di origine obbligatoria per la carne contenuta in prodotti come i piatti pronti è più vicina. L’assemblea dell'Europarlamento ha approvato la richiesta di nuove regole con 460 voti a favore, 204 contrari e 33 astenuti. La volontà del Parlamento di Strasburgo risponde all'operazione "trasparenza" richiesta dal 90% dei consumatori, a seguito dello scandalo del 2013 delle lasagne alla carne di cavallo.

Dopo l'etichetta d'origine obbligatoria per la carne fresca o congelata di manzo, estesa da aprile 2015 a polli, maiali, pecore e capre, ora gli eurodeputati chiedono alla Commissione europea, con una risoluzione non legislativa, di attuare, a seguito di una relazione della stessa Commissione, lo stesso sistema anche per la carne usata come ingrediente nei prodotti trasformati.

I deputati sottolineano in particolare che "lo studio sulla materia realizzato dalla Commissione europea (17.12.2013) mostra appunto come piu' del 90 % degli intervistati considera importante il fatto che l'origine delle carni sia etichettata sui prodotti alimentari trasformati. I deputati sottolineano inoltre che "le stime dell'impatto sui prezzi, basate sui risultati di una organizzazione di consumatori francese, divergono molto da quelle della relazione della Commissione, e chiedono quindi maggiore chiarezza". La valutazione "dovrebbe essere effettuata in collaborazione con le organizzazioni dei consumatori e non ritarderebbe le proposte legislative".

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in data:11/02/2015

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