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Coldiretti, turismo Usa del cibo vale 2,3 miliardi
E’ quanto emerge da una stima Coldiretti, sulla base di dati Bankitalia, diffusa in occasione dell’incontro su “Indicazioni geografiche italiane: una garanzia di qualità per il consumatore Usa” organizzato al Summer Fancy Food di New York
Roma- Il valore del turismo del cibo da parte dei cittadini americani in Italia è pari a 2,3 miliardi, con le specialità enogastronomiche del Belpaese che rappresentano la prima motivazione della scelta della vacanza nello Stivale, precedendo arte, storia e bellezze naturali. Un successo trainato anche dalla crescita delle esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy negli States, a partire da quelli più noti a denominazione di origine. E’ quanto emerge da una stima Coldiretti, sulla base di dati Bankitalia, diffusa in occasione dell’incontro su “Indicazioni geografiche italiane: una garanzia di qualità per il consumatore Usa” organizzato al Summer Fancy Food di New York, negli spazi del Padiglione Italia al Javits Center.
Nel 2024 gli americani che hanno scelto l’Italia - segnala l'organizzazione agricola - come meta sono stati oltre 4 milioni, pari al 5% dei visitatori totali ma se si considera l’impatto economico, l’incidenza sulle entrate complessive sale al 12%. I turisti statunitensi frequentano – oltre alle città d’arte – le cantine, i birrifici agricoli, fanno corsi di cucina, degustazioni e visite guidate, prediligendo soprattutto quelle forme di turismo esperienziale come l'enoturismo, il birraturismo, l'oleoturismo. Una risorsa importante anche per gli agriturismi nazionali, considerato che in molte regioni la presenze degli stranieri sul totale arriva a rappresentare fino al 60%. E proprio i vacanzieri a stelle e strisce sono quelli con la maggiore disponibilità di spesa. Secondo un’analisi di Terranostra Campagna Amica, lo scorso anno hanno dormito in una struttura agrituristica ben 135 mila americani con oltre mezzo milione di pernottamenti