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Food Mania

I "nuovi italiani" scelgono la pasta senza se e senza ma

In poco più di 7 anni gli immigrati regolari provenienti da altri Paesi si sono convertiti al nostro piatto nazionale. Erano meno di 2 milioni e mezzo nel 2007, ora sono circa 4 milioni e mezzo con una crescita in termini assoluti del +90%

Roma- Tra i "nuovi italiani" cresce l’amore incondizionato per la pasta, piatto simbolo del made in Italy. In poco piu' di 7 anni gli immigrati regolari provenienti da altri Paesi si sono convertiti al nostro piatto nazionale. Erano meno di 2 milioni e mezzo nel 2007 e sono diventati, come rivela la V edizione dell'Osservatorio Immigrati realizzato da Doxa per Etnocom, circa 4 milioni e mezzo, con una crescita in termini assoluti del +90%. Apprezzata anche la pasta fresca ripiena e i sughi pronti. In 20 anni i consumi pro capite "tengono" anche grazie all'apprezzamento crescente di una fetta della popolazione pari oggi a circa il 10% del totale, che arrivera' a 10 milioni di persone nel 2050.

"Scoprire che la pasta e' riuscita a conquistare cosi' tante persone, provenienti anche da Paesi con culture alimentari diverse e distanti dalla nostra - spiega Riccardo Felicetti, presidente della sezione pasta di Aidepi (associazione industriali del dolce e della pasta italiani) - e' una ulteriore conferma della effettiva e naturale natura globale di questo prodotto. La crescita dell'export, arrivato a quota 2 miliardi di euro nel 2013, registrando un +25% negli ultimi 10 anni, e' la faccia piu' nota della medaglia. Adesso, grazie ai dati messi a disposizione da Etnocom, scopriamo che la pasta italiana sta conquistando il mondo intero anche all'interno dei suoi confini nazionali".

La pasta si conferma dunque saldamente al primo posto tra i generi alimentari piu' consumati: prima del riso e, new entry, delle verdure e dei legumi surgelati. In termini di frequenza la pasta - con le sue 14,5 porzioni al mese - batte decisamente il riso (9,5) ma anche il cous cous (6,6). Viene acquistata - 8 volte su 10 - al supermercato, scegliendo, nel 70% dei casi, prodotti di marca.

Il 45% degli immigrati mangia la pasta 4 o piu' volte a settimana. Il 51% da 1 a 3 volte e solo il 5% meno di 1 volta la settimana. Uno su 5 la mangia addirittura tutti i giorni. Le etnie piu' amanti della pasta sono, oggi, quelle che provengono dall'Est Europa (passate, in termini di peso sul totale immigrati, dal 40% del 2010 al 54% di oggi), dove i consumatori della pasta arrivano all'89%. Segue l'America Latina (86% di gradimento e circa 7% del totale), l'Africa, (80% di consumatori e 22% totale immigrati) e l'Asia (20% totale immigrati), che con il 69% di gradimento nei confronti della pasta mette oggi a segno un bel salto in avanti rispetto al 58% del 2007. I dati confermano quanto emerso in una ricerca del 2010, nella quale la pasta figurava come l'alimento in assoluto preferito da 1 immigrato su 2 (con il 52% delle preferenze, seguita dal riso, 23,5%, e dalla carne 15,7%). Mentre alcuni alimenti sono decisamente "sgraditi", anche per ragioni di tipo religioso e culturale o legati ad allergie e sensibilita' particolari (come nel caso del lattosio): il pesce (23,1%), i formaggi (22,7%) e gli insaccati (15,3%), prima di ogni altro.

in data:09/04/2015

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