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Food Mania

La rivoluzione in cucina è fatta: i fornelli non spaventano più gli uomini

Una ricerca firmata Doxa e commissionata dal brand di elettrodomestici Moulinex dimostra che il 66%degli intervistati compresi tra i 15 e i 24 anni dichiara di cucinare tutte le settimane. La ricetta che incute più timore è l'Anatra all'arancia

Roma- La rivoluzione in cucina è fatta.  La preparazione delle ricette e la cura della tavola non è più solo questione da donne, il 66% dei giovani uomini tra i 15 e i 24 anni dichiara infatti di cucinare tutte le settimane. E piu' della meta' lo fa quasi tutti i giorni. La ricetta che fa piu' paura? L'anatra all'arancia.  A segnalare la nuova tendenza è la ricerca "Le Ricette Impossibili" realizzata su un campione di 800 persone (15/+ 65 anni) che dichiarano di cucinare e che evidenzia come in cucina le presenze rassicuranti non sono piu' mamme e nonne ma, per quasi la meta' degli intervistati, elettrodomestici sempre piu' performanti che risultano i compagni preferiti di chi si mette ai fornelli. Seguono a distanza la mamma con il 33% e, per ultimo, lo chef Carlo Cracco.

Non e' solo una questione di tempo dedicato alla cucina ma soprattutto di qualita': 6 intervistati su 10, infatti, si ritengono dei buoni se non degli ottimi cuochi, e piu' della meta' (58%) sono giovani tra i 25 e i 34 anni con una prevalenza di "grandi chef al sud e nelle isole" rispetto a nord e al centro (63 % sud e isole contro il 50 % del nord ovest). Ma di fronte a che cosa gli italiani si spaventano di piu' in cucina? La ricerca (firmata Doxa e commissionata dal brand di elettrodomestici Moulinex) dice che sono state sottoposte a votazione 11 ricette cult e quella che incute piu' timore e' risultata essere l''Anatra all'arancia', un piatto complesso, molto di moda negli anni '70 in Italia (diede anche il titolo al celebre film con Ugo Tognazzi e Monica Vitti), che affonda la sua origine nel XV secolo, quando si utilizzava il succo degli agrumi per conservare la carne. La ricetta fu esportata dall'Italia in Francia da Caterina de' Medici. A esserne maggiormente spaventate sono le donne rispetto gli uomini, 53% contro l'82%. Seguono sul podio delle ricette impossibili il "souffle' al formaggio" e le "meringhe", queste spaventano piu' della cheesecake, mentre nelle specialita' di mare la zuppa di pesce e' piu' ostica del risotto ai frutti di mare. Chiude la classifica il risotto allo zafferano che non fa paura quasi a nessuno, pare. In generale gli uomini hanno un approccio piu' spavaldo delle donne: sugli 11 piatti considerati difficili, solo gli arancini di riso incutono maggior timore negli uomini che nelle donne. Per gli altri la situazione vede un'indicazione di maggiore difficolta' da parte delle donne. Resta inteso che gli antipasti e i primi risultano il tipo di piatto piu' facile per tutti mentre il pesce e' sicuramente il piu' ostico per quasi la meta' degli italiani che cucinano, prima dei dolci e dei secondi di carne.

Dei piatti proposti, gli uomini hanno un approccio meno "pauroso" delle donne: sugli 11 piatti considerati difficili, solo gli arancini di riso, sono piu' difficili per gli uomini che per le donne. Per gli altri la situazione vede un'indicazione di maggiore difficolta' da parte delle donne. Lo stracotto al Barolo spaventa molto piu' le donne che gli uomini (64% contro 35%), stesso discorso per il vitello tonnato (21% contro 47%) e, come detto, l'anatra all'arancia, piatto particolarmente temuto dagli over 65, meno invece dai giovanissimi (15?24 anni). Quindi, la carne in generale e' il punto debole delle donne. Le specialita' di pesce risultano piu' "abbordabili" al sud e nelle isole rispetto al resto d'Italia, cosi' come i piatti di carne (vitello tonnato, stracotto e anatra) al nord. Il pesce conferma la percezione molto comune a tanti: per quasi 1 italiano su 2 e' il secondo di pesce il piatto piu' difficile da preparare (soprattutto per giovanissimi e anziani che abitano al nord). Le donne sono quelle che lo temono di piu' rispetto agli uomini(41% contro 46%), per quanto riguarda i dolci invece la situazione si capovolge (47% contro 29%). La ricerca dice inoltre che i giovanissimi tra i 15 e i 24 anni hanno un approccio frequente in cucina nonostante appunto l'eta' (circa il 30% lo fa tutti i giorni, oltre il 65% almeno una volta a settimana). Lo zoccolo duro degli amanti del cucinare pero' e' nella fascia compresa tra i 45 e i 54 anni (56% lo fa tutti i giorni).

Per gli anziani e i pensionati (dai 65 anni in su), piu' di 1 su 2 non cucina tutti i giorni e il 27% addirittura non cucina mai. Quanto al livello di cucina, 6 su 10 si ritengono dei buoni cuochi (58%), tra questi a differenza di quanto si creda sono i giovani tra i 25 e i 34 anni quelli che maggiormente si considerano dei novelli chef con una percezione ottima della propria cucina. Anche i giovani tra i 15 e i 25 anni hanno un'alta considerazione delle loro performance culinarie (22%). In generale, al sud e nelle isole si ritengono dei cuochi migliori rispetto al nord e al centro (63% sud e isole contro il 50% del nord ovest). In fatto di terminologia, la tv ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale. Davanti a termini tecnici presenti a volte nelle ricette e spesso utilizzati dagli chef in tv, ormai 8 su 10 dichiarano di conoscere il termine 'Caramellizzare', ma di fronte al piu' semplice 'Dadolare' la meta' non conosce il significato della parola (tagliare a pezzetti, a dadi).

in data:25/03/2015

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