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Latte, l'Italia sorpassa Francia e Olanda nell'export (+13,8%).

Ismea, all'origine, cresce il valore +16% e crescono anche i consumi interni +0,8%

Roma- Cresce ancora nel primo trimestre del 2025 il settore lattiero caseario, l’Italia compie il sorpasso a Francia e Olanda e diventa il secondo esportatore mondiale di formaggi. I consumi interni crescono e migliora anche la dinamica dei prezzi all’origine. Qualche segnale di rallentamento sul fronte produttivo. Sono queste, in estrema sintesi, le principali evidenze messe in luce dall’ultimo “Tendenze Latte” di ISMEA, che analizza l’andamento del comparto lattiero-caseario nel primo scorcio del 2025.

A livello europeo, nei primi quattro mesi del 2025 la produzione di latte vaccino ha registrato una contrazione dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2024, con cali riscontrati in Germania, Francia, Paesi Bassi e Spagna. I prezzi alla stalla si mantengono elevati, con una media di 53 euro/100 kg a maggio (+15,4% su base annua).

In Italia, dopo la crescita del 2024 (+1,9%), la produzione ha subito una flessione dell’1% nel primo quadrimestre 2025. Nei primi cinque mesi del 2025 i prezzi del latte alla stalla sono aumentati mediamente del 16%, sostenuti dalla buona performance dei formaggi Dop come Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che hanno toccato a giugno rispettivamente 11 e 13,3 euro/kg (+14% e +21% rispetto a giugno 2024).

Sul fronte del commercio estero, nel 2024 l’Italia si è resa protagonista di uno storico sorpasso divenendo il secondo esportatore mondiale in valore di formaggi e latticini, dietro Germania e avanti a Paesi Bassi e Francia, con un record di oltre 5,4 miliardi di euro a fronte di 658 mila tonnellate di prodotto. In forte espansione le vendite verso USA e Regno Unito. Le esportazioni del comparto hanno continuato a crescere nel primo trimestre 2025: +13,8% in valore e +3,4% in volume.

Anche i consumi domestici registrano segnali positivi: nel periodo gennaio-aprile 2025 la spesa delle famiglie per prodotti lattiero-caseari è aumentata del 7,7%, con una crescita nei volumi (+0,8%) trainata da formaggi (+4,1%) e yogurt (+5,4%), mentre prosegue il calo degli acquisti di latte alimentare.

Riguardo alle prospettive, si rileva una maggiore fiducia tra gli allevatori, sostenuta dalla dinamica dei prezzi. Più cauta invece l’industria di trasformazione, che segnala un lieve calo degli ordini e preoccupazioni legate alla domanda estera e al contesto geopolitico.

“I risultati del settore sono buoni ma soprattutto cresce la fiducia tra gli allevatori. Il nostro sistema delle indicazioni geografiche permette di sviluppare valore e distribuirlo su tutta la filiera. La qualità, riconosciuta sia in Italia che all’estero, permette di guardare con più serenità al futuro del settore e garantire il benessere degli allevatori, trasferendo anche sul territorio l’andamento economico positivo. Le esportazioni crescono in valore e volume, siamo il secondo paese al mondo per esportazioni, e anche i consumi interni, segno che le aziende italiane investono, innovano senza dimenticare la tradizione, e rispondono alle richieste del mercato”, dichiara il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

in data:14/07/2025

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