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Meet in Cucina, il format gastronomico è pronto a sbarcare in altre regioni

Chiusa la terza edizione della manifestazione gastronomica abruzzese ideata da Massimo Di Cintio. Ospiti d'onore gli chef Enrico Crippa e Mauro Colagreco

Chieti- Meet in Cucina non si ferma in Abruzzo. Dopo tre edizioni il format di confronto e dibattito su come migliorare la proposta gastronomica del territorio regionale abruzzese verrà clonato, adattato e organizzato su misura in altre regioni italiane con l’identico scopo di suscitare riflessioni di prospettiva alimentare e culinaria. Si partirà con molta probabilità da questa estate nelle Marche, come anticipa Massimo Di Cintio, il giornalista ideatore e organizzatore della manifestazione, ma nell’immediato futuro c’è anche l’Emilia Romagna dopo aver incassato il consenso e la benedizione di Massimo Bottura, primo chef al mondo secondo The World's 50 Best Restaurants Awards 2016.

Intanto in attesa che tutto ciò accada lo spirito di quest’ultima rassegna, promossa in collaborazione con l’Unione Cuochi Abruzzesi e preparata con la Camera di Commercio di Chieti, è stata la testimonianza dell’ Abruzzo che vuole mettercela tutta nonostante le calamità naturali dell’ultimo periodo e una politica assente per gli operatori e gli chef regionali presenti, primi fra tutti lo stellato Niko Romito, che probabilmente con il suo intervento di chiusura dell’evento ha fatto la denuncia più chiara senza fare sconti a nessuno. Il maestro dell’alta cucina del ristorante Reale (Casadonna- Castel di Sangro- L’Aquila) senza peli sulla lingua ha infatti fatto un appello alla sinergia per migliorare il turismo in Abruzzo sollecitando la realizzazione di un progetto di medio-lungo periodo in collaborazione con le istituzioni auspicando un ruolo determinante della politica. Il cuoco in particolare ha tenuto a sostenere che i ristoratori e gli operatori del settore hanno già fatto la loro parte, ma non sono sostenuti nella maniera giusta soprattutto in una situazione territoriale nella quale ci sono cinque ristoranti stellati che possono dare un notevole contributo alla valorizzazione del territorio come dimostrato dallo studio presentato a Parma sull’impatto che hanno questo tipo di locali in occasione della guida Michelin. Sul fronte dei suoi progetti lo chef del Reale ha invece raccontato l’esperienza della Ristorazione collettiva-intelligenza nutrizionale messa in piedi con La Sapienza e finalizzata a riscrivere la ristorazione ospedaliera con un protocollo standardizzato del prodotto. Il risultato del progetto- ha spiegato nel dettaglio- è quello di essere riusciti a effettuare controlli in entrata e in uscita con l’esito di verificare i valori nutrizionali. La vera sfida- ha però aggiunto- è stata quella di garantire qualità rispettando l’obbligato parametro economico previsto.

In un contesto di riflessione non sono comunque mancate le novità culinarie tra cui la ricetta Verza e Patate presentata da Romito con un video e le proposte di ospiti eccezionali come Enrico Crippa tre stelle del ristorante Piazza Duomo di Alba (Cn) al 17° posto nella classifica “The World's 50 Best Restaurants” accompagnato dal suo sous chef, l’abruzzese Antonio Zaccardi e Mauro Colagreco, cuoco due stelle del Mirazur di Menton (Francia) al 6° posto nella classifica “The World's 50 Best Restaurants” che sul palco è stato affiancato dal giovane abruzzese Luca Mattioli. Tra i cuochi “made in home” Arcangelo Tinari e la sua famiglia (Villa Maiella, Guardiagrele), Mattia Spadone e la sua famiglia (La Bandiera, Civitella Casanova), Daniele D’Alberto (Br1, Montesilvano), Gianni Dezio (Tosto, Atri) e Cinzia Mancini (Bottega Culinaria Biologica, S. Vito Chietino).

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Gianluca Pacella

in data:01/02/2017

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