Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » Food Mania » Pizza surgelata: ecco la hit parade degli accostamenti più bizzarri

Food Mania

Pizza surgelata: ecco la hit parade degli accostamenti più bizzarri

All'estero il prodotto simbolo del made in Italy piace strano: si va dalla pizza ananas, peperoni e pancetta a quella con aglio e formaggio

Roma- Agli stranieri la pizza surgelata piace strana. Nei Paesi oltre-confine si può trovare la pizza ananas, peperoni e pancetta e quella con uova, pancetta affumicata e funghi.  Insomma «il Made in Italy piace, ma con un tocco di personalizzazione: gli inglesi impazziscono per la cipolla, i tedeschi per il piccante, mentre gli Stati Uniti sono i più affini ai gusti italiani» dicono alla Roncadin di Pordenone, che esporta pizze surgelate in diversi paesi del mondo tra cui Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Cina, Corea, Stati Uniti e Australia.  Più nello specifico si segnala che i tedeschi preferiscono il gusto piccante e i salumi, mentre nel mondo anglosassone la cipolla e l’aglio sono d’obbligo. Negli Stati Uniti, invece, il gusto italiano si impone maggiormente: soprattutto nel settore d’alta gamma- afferma  l’amministratore delegato Dario Roncadin. ci sono pizze molto vicine alle preferenze italiane, in quanto il desiderio è vivere pienamente l’italian style.

Non mancano poi le pizze insolite. Qualche esempio? «Un classico molto amato all’estero è la pizza con peperoni, ananas e pancetta affumicata –afferma sempre Roncadin–. Piacciono molto anche quella con aglio e formaggio e la “Breakfast”, ossia la pizza con uova, pancetta affumicata e funghi». La digestione non sembra essere un problema per gli stranieri, che gradiscono anche la pizza con ragù condito, anelli di cipolla, peperoni e cipolla, oppure quella con peperoni, mais, pollo condito e formaggi. Senza dimenticare la pizza con cipolla rossa, cipollotto e anatra.

Molto apprezzati anche gli ingredienti legati alla tradizione italiana: «Dopo la scoperta del prosciutto crudo e della mozzarella di bufala, adesso, soprattutto tra gli inglesi, va fortissimo la pizza con la ’nduja, il salame piccante calabrese a pasta morbida. Abbiamo come fornitore un produttore di Spilinga, provincia di Vibo Valentia, famoso per essere il paese d’origine della ‘nduja, caratterizzato da un particolare microclima adatto a conferire un gusto unico al salume. I prossimi trend? Potrebbero essere tartufo, funghi porcini, l’uso di diverse varietà di pomodori. Senza dimenticare la crescente attenzione al biologico, al diffondersi dell’alimentazione vegana e vegetariana e all’aumento della richiesta di prodotti gluten free» conclude Roncadin.

L’azienda friulana che, nello stabilimento di Meduno (Pordenone) produce oltre 65 milioni di pizze surgelate in un anno, il 68% delle quali destinate al mercato straniero.  Roncadin realizza prodotti sia a marchio proprio sia per la private label della grande distribuzione: i mercati principali sono, oltre all’Italia (32%), la Gran Bretagna (25%) e la Germania (17%), ma anche Stati Uniti (6%), Corea del Sud, Cina e Australia.  Nel 2015 prevede di produrre 80 milioni fra pizze e snack surgelati

 

in data:19/08/2015

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno