Filiera Corta
Origine e marca seducono gli acquisti degli italiani
Secondo il rapporto "Italia" dell'Eurispes l'88% dei connazionali da attenzione all'indicazione geografica dei prodotti alimentari e il 68% alla casa di produzione.
Roma- Per la maggioranza degli italiani l’origine e la marca dei prodotti ha un valore decisamente importante. Secondo il rapporto Italia dell'Eurispes l'88% dei connazionali dà infatti attenzione all'origine geografica dei prodotti alimentari acquistati e il 68% alla marca. In particolare lo studio conferma che il Belpaese è leader per i consumi alimentari più alti d'Europa. Nello specifico ogni cittadino italiano impiega 2.300 euro l'anno per l'acquisto di cibo, il 28% in piu' rispetto alla media dell'Unione Europea. I tedeschi si fermano a 1.800 euro l'anno. La Grecia supera L’italia per attenzione all'origine del prodotto (90%), mentre la Spagna si ferma al 66%, Germania 74%, Francia 75% e Gran Bretagna 52%. Nell'Unione Europea, in media, il 71% ha risposto di essere attento all'origine geografica e il 47% alla marca. L'Italia, inoltre, è il paese leader con il piu' alto numero di prodotti a denominazione d'origine del mondo. Con 248 registrazioni detiene il 22% del totale europeo, seguita dalla Francia con 192 prodotti (17% del totale europeo).
Va aggiunto inoltre che l'Italia nel corso del 2012 ha ottenuto il maggior numero di nuove Denominazioni (5 Dop e 4 Igp), mentre Francia e Spagna hanno aggiunto al loro paniere solo 4 prodotti a testa. Tra i formaggi, i prodotti leader restano il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, rimasto stabile. Nel 2011 la spesa del comparto nel suo complesso è cresciuta del 2,7%, mentre i formaggi Dop hanno registrato un incremento del 4,2%. Tra i prodotti a base di carne, i leader di consumo sono cinque e da soli rappresentano il 92% del totale: Prosciutto di Parma Dop, Prosciutto San Daniele Dop, Mortadella di Bologna Igp, Bresaola della Valtellina Igp e Speck Alto Adige Igp.
Piu' di un terzo dell'agroalimentare certificato italiano viene venduto all'estero. Il fatturato da esportazione del comparto ha superato, nel 2011, i 2 miliardi di euro e le 424 mila tonnellate di merci. Una crescita in termini di fatturato del 6,9% rispetto al 2010. Per alcuni prodotti addirittura la quantita' esportata e' maggiore di quella venduta nel mercato interno (Aceto Balsamico di Modena Igp e oli extravergine d'oliva). Relativamente ai Paesi di destinazione, l'Unione Europea si colloca al primo posto. Su ogni cento tonnellate di prodotti esportati, 65 vengono acquistati all'interno dell'Unione. Molto importanti si confermano poi gli Stati Uniti che assorbono il 12,8%. Resta difficile, invece, l'espansione verso le grandi economie emergenti quali Cina, Brasile e India. Dove dazi doganali e complessita' della distribuzione interna, creano barriere non facilmente superabili da aziende medio-piccole ma anche a volte dai grandi consorzi