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Pesche e nettarine: la risposta alla crisi è nelle mani di Bruxelles

Presentata la prima campagna di promozione e comunicazione di Ortofrutta Italia a sostegno dei consumi. Il ministro del Mipaaf Martina sposa la causa e spera in un anticipo delle misure straordinarie comunitarie per tamponare la crisi del settore

Roma-  Probabilmente è una speranza da ultima spiaggia, ma a crederci in queste ore nell’anticipo delle misure straordinarie comunitarie già predisposte per tamponare la crisi che sta investendo il mercato di pesche e nettarine in tutta Europa e in particolar modo in Italia sono in molti. Il primo ad auspicare l’agognato provvedimento è il ministero per le Politiche agricole Maurizio Martina, che ha ufficializzato la sua speranza in occasione del lancio della prima campagna di promozione e comunicazione "Pesche e nettarine di stagione: Questo è il momento giusto" dell’Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta Italia a sostegno dei consumi e della decisione, prevista per domani, dal Comitato tecnico di Bruxelles. '

''Spero- ha detto Martina- che la Commissione domani possa aprire alla possibiltà di attivare degli strumenti di gestione in questa situazione, a partire dal ritiro del prodotto – ha incalzato il ministero - con Francia, Spagna e Grecia abbiamo posto tutti insieme la questione, perchè l'andamento del mercato è molto particolare quest'anno, condizionato tantissimo dagli eventi climatici che si sono abbattuti su questo settore e da una dinamica dei consumi figlia della crisi''. Secondo il ministro poi, la dinamica dei prezzi certo non aiuta gli imprenditori, essendo crollati all'origine, come afferma l'Unaproa, fino al 40%. ''Sono convinto che serva a breve un intervento emergenziale - ha concluso il responsabile del dicastero di via XX Settembre - spero che la commissione possa valutare seriamente il tema che gli stiamo ponendo che peraltro e' comune ad altri Paesi''


Il comparto d’altra parta è di enorme importanza. A ricordare la centralità di pesche e nettarine per l’intera produzione ortofrutticola italiana e per il sistema economico nazionale stesso è Gabriele Ferri, Coordinatore del Comitato Pesche e Nettarine di Ortofrutta Italia. “Il valore complessivo di denaro annuo che pesche e nettarine muovono - illustra per meglio comprendere l’importanza di questi due prodotti di eccellenza - è di 2 miliardi circa e pesche e nettarine da sole rappresentano il 59% della Plv generata da frutta estiva, inclusi meloni e cocomeri, solitamente classificati come ortaggi. Le imprese agricole italiane che si occupano della produzione di questi frutti son ben 52.600, per 65mila ettari ( Istat censimento 2010) e l’Italia è leader in Europa con 1.463.000 tonnellate prodotte nel 2013 sulle 3.800.000 tonnellate totali in tutta Europa. Sono ben 9 – conclude Ferri – le regioni italiane impegnate, da Nord a Sud, nella produzione di pesche e nettarine, nell’ordine: Emilia-Romagna, Campania, Piemonte, Sicilia, Puglia, Veneto, Basilicata, Calabria e Lazio”.

Insomma per tutti questi motivi, ha detto invece Nazario Battelli, presidente dell’Organizzazione Interprofessionale dell’ortofrutta italiana Ortofrutta Italia “chiediamo il sostegno dei media per promuovere un’iniziativa sperimentale e del tutto innovativa attraverso una alleanza dell’’intera filiera di settore, dai produttori fino alla grande distribuzione, per un’attività di promozione generica, che ha come obiettivo comune l’aumento dei consumi di pesche e nettarine”

A raccontare nel dettaglio come verrà declinata la campagna è invece il vice presidente di Ortofrutta Italia Marco Pagani. "Questo progetto, che ha trovato la piena condivisione della filiera che partecipa all’Organismo Interprofessionale - spiega -, rappresenta la prima iniziativa di visibilità esterna dell'Organismo stesso ed è stata promossa con particolare convinzione dalla Gdo, che mette a disposizione i propri punti di vendita per una campagna informativa e di comunicazione sulla qualità delle pesche e nettarine italiane. L'intento - prosegue Pagani - è quello di sperimentare un nuovo modo di lavorare all’interno dell’O.I., valorizzando il prodotto con un’azione di carattere istituzionale, grazie al patrocinio del Mipaaf, diretta al mercato e ai consumatori. Nei punti di vendita delle principali catene distributive (hanno già dato l’adesione Auchan, Bennet, Carrefour, Conad, Coop, Esselunga, Pam, Panorama, Selex, Sisa e altre parteciperanno nei prossimi giorni), per almeno una settimana nel corso del periodo individuato dal 15 luglio al 15 settembre, i consumatori potranno quindi trovare questa particolare promozione delle pesche e nettarine italiane, con l'auspicio che, oltre a dare un messaggio sulla qualità del prodotto nazionale, questa iniziativa possa anche aiutare, soprattutto in un momento come quello attuale, a spingere un po’ i consumi di frutta fresca".

FRUTTA ESTIVA: MERCATI PRESSATI DALL'OFFERTA

A un mese e mezzo dall’avvio della campagna di commercializzazione della frutta estiva, la congiuntura sui mercati frutticoli nazionali sta evidenziando un quadro forte di difficoltà per i produttori italiani.

Le quotazioni alla prima fase di scambio - comunica Ismea - hanno accusato in Italia e in altre piazze europee diffusi cedimenti, conseguenti a fenomeni di sovrapposizione di offerta, anche con merce estera (soprattutto greca e spagnola), rendendo particolarmente difficile il collocamento sul mercato interno. A ciò deve aggiungersi anche il clima fresco delle ultime settimane, che di certo non ha incoraggiato i consumi di frutta estiva, e le ripetute precipitazioni che hanno inciso sul profilo qualitativo del prodotto e sulla sua conservabilità.

La scorsa settimana, in base alle rilevazioni Ismea, i prezzi all'origine delle pesche si sono attestati mediamente sui 43 centesimi al chilo, perdendo oltre il 34% rispetto allo stesso periodo del 2013 e più del 12% sul triennio 2011-2013. Ribassi che si stanno trasmettendo seppure con intensità via via più contenuta alle successive fasi della filiera. Le elaborazioni dell’Istituto indicano, sempre in riferimento alle settimana dal 7 al 13 luglio, una flessione dei prezzi delle pesche franco magazzino di confezionamento del 35% su base tendenziale e del 30% sui tre anni precedenti. All’ingrosso siamo invece nell’ordine di un meno 20% annuale nella media delle ultime otto settimane e del 15% in confronto al prezzo degli ultimi tre anni, mentre al consumo i dati provenienti dalla rete di rilevazione Ismea presso la Gdo, rivelano cali di circa il 10% (-4,4% sulla media triennale).

Va ancor peggio per i prezzi all’origine delle nettarine, scesi a mediamente a 0,46 €/kg (franco azienda) e a 0,50 €/kg (franco magazzino di confezionamento) con riduzioni anche del 40% rispetto al valore esitato a luglio dello scorso anno. Mentre la flessione all’ingrosso e al consumo si è rivelata più blanda, rispettivamente del -12% e del -3% circa su base annua.
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