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Quote latte, oltre mille produttori ignorano le multe
Sulla base del consuntivo Agea le sanzioni non pagate sono 280 milioni. Cinque senatori della Lega Nord chiedono un ulteriore proroga al 30 giugno per il pagamento delle rate previste dalla legge 33/2009
Roma - Agea tira le somme sulle quote latte. Al 21 gennaio - secondo l'Agenzia per l'erogazioni in agricoltura - sono 1.035 i produttori, per un totale di 280 milioni di multe non pagate, che non hanno aderito alla rateizzazione delle multe offerta dalla legge 33/2009 per la produzione in esubero di latte. Nel dettaglio i produttori interessati sono in totale 1880 - per la stragrande maggioranza concentrati in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna - per un valore complessivo delle multe inizialmente intimate pari a 656,38 milioni di euro, somma poi aggiornata a 548,75 milioni a seguito delle sospensive e dei versamenti avvenuti.
Del totale dei produttori in questione, 541 non hanno mai fatto domanda di rateizzazione, per un totale di prelievo intimato pari a 73,13 milioni di euro, somma aggiornata a 49,85 milioni di euro per via delle sospensive ottenute in sede giudiziaria. Sono invece 494 i produttori di latte che hanno fatto richiesta di adesione alla legge 33/2009, ma poi hanno fatto scadere i termini per la sottoscrizione del contratto: le multe a loro intimate assommano a poco più di 231 milioni di euro. Le domande di rateizzazione accettate e sottoscritte con relativo contratto sono 232, mentre quelle per cui è in corso il riesame da parte del Commissario straordinario e di Agea sono 442.
La parte restante dei produttori è rappresentata da coloro per i quali l'istruttoria si è conclusa ma il debito risulta pari a zero (a seguito di versamento o sospensiva), e da poche decine per cui il debito risulta inferiore a 25 mila euro.
Intanto in queste ore cinque senatori della Lega Nord hanno chiesto , con un emendamento al Milleproroghe, un ulteriore proroga al 30 giugno per il pagamento delle rate delle multe. Al fine di far fronte alla grave crisi in cui versa il settore lattiero-caseario - si legge nel testo presentato - i termini per il pagamento degli importi con scadenza il 31 dicembre previsti dai piani di rateizzazione" delle multe per le quote latte "sono differiti al 30 giugno 2011".
L'iniziativa è stata commentata duramente dal ministro per le Politiche agricole Giancarlo Galan “Non ci sarà - ha commentato il ministro nessuna proroga del pagamento delle multe delle quote latte. Mi rivolgo - ha proseguito - ai parlamentari di maggioranza ed opposizione, perché venga bocciato l'emendamento leghista al decreto legge Milleproroghe, che prevede lo slittamento a giugno del pagamento delle multe sulle quote latte.
Un emendamento - ha incalzato - che non può e non deve essere accolto, farlo non sarebbe né legale né etico. Le leggi vanno rispettate e il termine per il pagamento delle multe è scaduto il 31 dicembre. I produttori inadempienti, che rappresentano soltanto l'1,2 % di tutti i produttori, hanno già ricevuto l'ingiunzione di pagamento.
Inoltre, in base ad un principio fondamentale della normativa comunitaria, ogni Stato membro deve garantire la tutela dei fondi comunitari equivalente a quella riservata dall’erario nazionale, dimostrando in ogni circostanza la massima diligenza nelle azioni di recupero dei crediti comunitari. Se approvato dunque, l’emendamento comporterebbe l’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia. Una cosa che non possiamo permetterci e che minerebbe la credibilità che attualmente ha il nostro Paese in Europa.
Nel ringraziare - ha concluso Coldiretti, Cia e Confagricoltura per quanto da queste associazioni già dichiarato in opposizione all’emendamento di cui sopra, invito tutti a riflettere sul fatto che, essendo io impegnato a sostenere nelle istituzioni europee la nostra legge sull’etichettatura trasparente, la mia posizione risulterebbe assai indebolita se passasse l’ennesima ‘furbata all’italiana’, volta a premiare chi non rispetta le normative comunitarie”.