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L'indirizzo

Santa Brace, menù che riabilita la carne nell'alimentazione di tutti i giorni

Nella Capitale aperto il ristorante dedicato alla qualità e alla lavorazione della materia prima. Proposti piatti crudi, marinature e alla brace

Roma- Ha un dna cinese solo per quanto riguarda la proprietà, il resto è 100 per cento made in Italy con alcune incursioni estere di grande qualità. Nella zona dei Colli Portuensi di Roma c’è un nuovo tempio dedicato alla buona carne e alla cucina italiana: è Santa Brace (Via Isacco Newton, 100), ristorante nato dalla passione per il mangiare italico di una giovane imprenditrice cinese e dal savoir faire della Laurenzi Consulting, società incentrata nell’ideazione e realizzazione di format food & beverage.  L’utilizzo di Santa nel nome del locale è motivato invece dall’intenzione di riabilitare la carne nell’alimentazione di tutti i giorni, purché sia scelta con attenzione, ben lavorata e ben cotta. Il ristorante, strutturato su due piani con un grande spazio esterno, propone quindi un viaggio gastronomico che declina la carne in tutte le sue sfumature, dai crudi alle lente cotture, dalla brace alle marinature.

Il menù, che lascia spazio anche ai vegetariani con valide alternative in una logica e nell’idea che il cibo sia sempre elemento di condivisione e non di esclusione, propone il concetto di “Tagliati per la carne”  offrendo un ampio spettro di tecniche di lavorazione del prodotto: crudo, marinato, brasato, stagionato, alla brace, alla griglia e affumicato.  Una volta quindi scelto uno dei tavoli di Santa Brace il primo appuntamento gastronomico, in un ambiente caratterizzato da immagini selezionate per le pareti che rimandano non solo al prodotto ma anche all’identità delle macellerie d’epoca,  è con una ricca scelta di affettati e formaggi, italiani e spagnoli. Si passa poi agli antipasti di crudi, con piatti di carpacci e tartare, come la Tartare di manzo con castagne, porcini e tartufo nero, o il Carpaccio di Black Angus Affumicato.  Per quanto concerne  i tagli di carne si può scegliere invece tra varie razze, come il Black Angus, carne scozzese rinomatamente succulenta e saporita, la Scottona Bavarese Kaiserin, carne tedesca delicata con almeno il 15% di marmorizzazione del grasso e un minimo di 21 giorni di frollatura,  la Danese Extra, che è una variazione più grassa e più saporita della classica danese e le razze nazionali  proposte in tre diversi tagli: entrecote, fiorentina e costata.

Non mancano poi i piatti speciali, con cotture di diversi stili e contorni che si abbinano al carattere delle carni. Tra le proposte si può scegliere la Picanha Danese Extra con funghi alla brace, la Pluma di maiale iberico Joselito con patate novelle, il Petto d’anatra con prugne, patate e zenzero,  il Filetto alla Rossini con Foie Gras e tartufo, la Tagliata di agnello con carciofo alla giudia.  Nell’offerta di lente cotture si può ordinare invece la Pancia di maiale con verdure alla soia o il Cinghiale brasato al vino rosso. Il menù chiude  con una  selezione di burger serviti con  patate fritte.

Ricca e interessante è infine la carta dei vini studiata per essere abbinata  alle varie gradazioni di gusto della carne.

in data:05/01/2018

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