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Scoperta nel casertano un’ associazione per delinquere finalizzata alla commercializzazione di mozzarella Dop contraffatta

Scoperta dagli uomini della forestale una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla commercializzazione di mozzarella Dop contraffatta e rischiosa per la salute umana. Agli arresti sono finite quattro persone in provincia di Caserta, in esecuzione di ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

L'indagine, durata oltre due anni, e' stata svolta dal Nucleo Agroalimentare e dal Comando territoriale e coordinata dalla Procura della Repubblica locale. Agli arresti domiciliari sono finiti Paolo e Pasquale Marrandino proprietari dell'omonima azienda di allevamenti bufalini e di produzione di mozzarella campana Dop, nonche' Andrea e Carmine Russo, entrambi veterinari, arrestati per associazione per delinquere e altri reati quali il commercio di sostanze pericolose per la salute pubblica e per l'alimentazione, la diffusione di malattie degli animali, ricettazione, contraffazione agroalimentare.

Intanto sull'accaduto si registra la ferma presa di  posizione da parte del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. “Stigmatizziamo ogni pratica illecita – dichiara Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio – ma sottolineiamo che, a differenza da quanto riportato già da diversi media, non esiste alcun rischio per la salute umana”.“Chiediamo ai media di aiutarci nel non creare un inutile allarmismo – prosegue Raimondo – e di collaborare con noi nella spiegazione del caso. E’ evidente che situazioni come questa danneggiano prima di tutto noi e le migliaia di allevatori e produttori onesti che fanno parte del Consorzio ma non giochiamo con titoli ad effetto che rischiano di dar vita a fenomeni di psicosi collettiva con danni inimmaginabili nei confronti di un prodotto amato e apprezzato in tutto il mondo”.

“Noi chiediamo maggiore durezza nei confronti di chi non rispetta le regole – conclude il Presidente Raimondo – e ricordiamo che su molti aspetti produttivi il Consorzio non ha competenze che spettano, ad esempio, alle Unità Sanitarie Locali. Quindi punizioni esemplari per chi delinque, produttore o controllore che sia, perché questo, a nostro giudizio, è l’unico modo, insieme alla fitta rete di controlli che consente operazioni come quella di oggi, di salvaguardare una delle eccellenze del Made in Italy”.

Per la prossima settimana è convocato un CdA straordinario del Consorzio dove verrà decisa l’applicazione delle norme del codice etico interno nei confronti dei due allevatori-produttori. Ma i vertici consortili si sono già espressi su una serie di iniziative da proporre nelle sedi preposte.

in data:05/12/2014

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