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            Supera i 23 miliardi la spesa dei turisti italiani e stranieri a tavola
            Fipe, la ristorazione con 11 miliardi di euro di valore aggiunto è la seconda componente dell’offerta turistica italiana
             
            Roma - La ristorazione italiana non è solo un servizio essenziale per chi viaggia, ma un asset strategico che contribuisce a costruire identità, ricchezza e attrattività internazionale. Lo dimostra il Rapporto “Il potere turistico della ristorazione”, realizzato da Sociometrica per Fipe-Confcommercio.
Secondo il Rapporto, nel 2024 la spesa dei turisti italiani e stranieri in servizi di ristorazione ha superato i 23 miliardi di euro generando 11 miliardi di valore aggiunto in quasi 3.300 comuni turistici italiani, con una concentrazione rilevante nelle grandi città d’arte – Roma, Venezia, Firenze – ma con una diffusione capillare in tutte le aree del Paese, dalle destinazioni balneari a quelle montane. Anche nella componente ristorativa il turismo internazionale gioca un ruolo decisivo: nei primi dieci comuni turistici genera oltre il 67% del valore aggiunto complessivo.
Il Rapporto evidenzia inoltre come la cucina italiana rappresenti un formidabile strumento di soft power globale, grazie a una rete di oltre 90.000 ristoranti italiani nel mondo, che rafforzano l’immagine del Paese e spesso stimolano il desiderio di visitarlo. Un’attenzione speciale è dedicata anche ai bar italiani, simbolo di stile di vita e socialità, parte integrante dell’esperienza turistica.