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Vino, mezzo secolo di successo all'estero. Una bottiglia esportata su cinque è fatta in Italia

Alla vigilia dell’apertura di Vinitaly Coldiretti segnala che in 50 anni le vendite sono aumentare del 687%. In calo i consumi interni

Roma- E’ aumentata di quasi otto volte la quantità di vino made in Italy venduto all’estero in 50 anni nonostante la produzione sia calata del 30%. A segnalarlo è Coldiretti alla vigilia dell’apertura di Vinitaly, salone internazionale dei vini e dei distillati, in calendario a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. Nel 1966 la quantità di vino esportato all’estero ammontava a 257 milioni di litri. In mezzo secolo- spiega l’organizzazione agricola di Palazzo Rospigliosi-  le vendite sono balzate a 2 miliardi di litri (+687 per cento), con il risultato che oggi nel mondo una bottiglia esportata su 5 è fatta in Italia. E ciò nonostante la produzione di vino in Italia sia scesa dal 1966 ad oggi del 30 per cento, passando da 68,2 milioni di ettolitri ai 47,4 milioni di ettolitri registrati nel 2015, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Una quantità che ha comunque permesso all’Italia la conquista del primato mondiale davanti ai cugini francesi.

Ma esattamente cinquant’anni fa – rileva ancora la Coldiretti - nasceva anche la prima Doc, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del riconoscimento della Denominazione di origine controllata per la Vernaccia di San Gimignano, alla quale sono poi seguite le altre. L’incidenza delle “neonate” Doc sulla produzione complessiva nell’anno successivo era di appena il 2 per cento. Oggi si è arrivati al 32 per cento del totale, con una bottiglia prodotta su tre che è a denominazione di origine, tanto che l’Italia che ha conquistato il primato in Europa per numero di vini con indicazione geografica (73 Docg, 332 Doc e 118 Igt).

Allo stesso tempo un percorso inverso – incalza l’organizzazione presieduta da Roberto Moncalvo - ha caratterizzato, invece, i consumi di vino degli italiani che nel giro di 50 anni si sono ridotti a un terzo. Dai 111 litri che ogni italiano beveva in media nel ’66 si è scesi agli attuali 37 litri che rappresentano il minimo storico di sempre. Il risultato è che la quantità di vino Made in Italy consumato all’interno dei confini nazionali è oggi addirittura inferiore a quella nel resto del mondo. In Italia però – conclude Coldiretti - si beve meno, ma si beve meglio con il vino che si è affermato nel tempo come l'espressione di uno stile di vita "lento" attento all'equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi in alternativa agli eccessi.

IL VINO IN ITALIA NEGLI ULTIMI 50 ANNI

 

1966

2015

Variazione

Vino esportato

257 milioni di litri

2.000 milioni di litri

+687%

Vino prodotto

68,2 milioni di ettolitri

47,5 milioni di ettolitri

  -30%

Incidenza Doc su totale

vino prodotto

2 per cento

32 per cento

 

Vino consumato pro capite

111 litri

37 litri

  -66%

Fonte: elaborazioni Coldiretti su dati Istat

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