Filiera Corta
Vino e birra, scatta l'"aumento di Stato"
Sale da domani, dal 21 al 22%, l'Iva. Previsti rincari su bevande e alimenti pregiati. Per le associazioni dei consumatori le ricadute per le famiglie andranno dai 207 ai 349 euro l'anno
Roma- E’ arrivata l’ora X: scatterà domani, con molta probabilità e nonostante i numerosi tentativi di impedirlo da parte di organizzazioni di settore e da alcune lobby e movimenti politici, l'aumento dell'Iva dal 21 al 22%. I rincari andranno a colpire beni anche di prima necessità, come pane, carne, pesce e latte, non sono soggetti all'aumento, ma che potrebbero subire gli effetti a causa dei maggiori costi di trasporto. Diventeranno più invece cari vino, birra, succhi di frutta e alimenti pregiati come i tartufi.
Secondo le associazioni dei consumatori le ricadute per le famiglie andranno dai 207 ai 349 euro l'anno. Il Codacons stima in particolare una stangata per le famiglie fino a 349 euro l'anno e un calo dei consumi del 3% su base annua. Secondo Adusbef e Federconsumatori, la stangata andra' dai 207 a 260 euro l'anno (62 euro solo per l'ultimo trimestre ottobre - dicembre. L'aliquota che passera' dal 21 al 22% e' quella ordinaria che si applica ai beni e i servizi che non rientrano nell'aliquota ridotta al 10% o in quella super ridotta al 4% riservata a pane fresco, burro, latte, frutta e ortaggi e altri alimenti di prima necessita'. E quello che scattera' domani sara' il secondo rialzo di un punto nel giro di due anni: l'aliquota era gia' salita dal 20 al 21% dal 17 settembre 2011.