Filiera Corta 
            Vola bassa l’inflazione del carrello della spesa
            A novembre il tasso per i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza è del 3,5% contro il 4% di ottobre
             
            Roma -A novembre il rincaro annuo del cosiddetto carrello della spesa, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (da cibo a carburanti),  e' del 3,5%, un rialzo superiore all'inflazione (2,5%), ma inferiore rispetto a  quanto segnato a ottobre (4,0%). Lo rileva l'Istat nelle stime, aggiungendo che 
su base mensile si registra un calo (-0,1%).
L'inflazione – commenta Coldiretti - frena perchè il carrello della spesa si  svuota per il calo degli acquisti che contagia anche il Natale con previsioni  di spesa per regali, cibo e divertimento che è stimato in calo del 3,7 per  cento, con effetti negativi sulle opportunità di ripresa dell'economia.. C’è  clima di sfiducia che – sottolinea la Coldiretti – porta a una riduzione della  spesa complessiva per le feste che penalizza soprattutto i regali che subiscono  un taglio record dell’8,6 per cento ed i divertimenti (-0,3 per cento) mentre  tiene l’acquisto di cibo (+2,1 per cento). L’andamento dell’inflazione riflette  infatti – continua la Coldiretti - una situazione di crisi in cui per  risparmiare il 56 per cento degli italiani fa lo slalom tra le corsie alla  ricerca delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti, il 62 per cento che  confronta con piu attenzione del passato i prezzi e oltre la meta (51 per  cento) che va a caccia dei prodotti che costano meno, secondo l'indagine  Coldiretti-Swg. Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat su base annua 
a novembre i prezzi dei beni alimentari sono aumentati del 2,4 per cento in  media, al di sotto del tasso di inflazione, ma in particolare sono aumentati i  prezzi delle uova (+6,4 per cento), del cioccolato (+3,9 per cento), dei succhi  di frutta (+2,9 per cento), delle carni (+2,2 per cento), delle farine e degli 
altri cereali (+1,7 per cento) e dei vegetali freschi (+1,6 per cento) mentre  calano i prezzi del pesce fresco di mare di pescata (-0,2 per cento) e di  allevamento (-0,1 per cento).
“Pur in lieve aumento su base congiunturale (+0,4% a novembre rispetto al mese  precedente) i prezzi degli alimentari – spiega invece Confagricoltura - sono  cresciuti a novembre, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, del 2,3%:  un incremento che è leggermente inferiore a quello complessivo del paniere  degli acquisti degli italiani (+2,5%)”..
A novembre, sempre su base tendenziale – osserva Confagricoltura - sono ben  più rincarati ad esempio i costi per l’abitazione con acqua, elettricità e  combustibili (+6,4% rispetto allo scorso anno), ed i trasporti (+5,2% sempre  rispetto a novembre 2011).