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iSAFEGRAZE, si conclude a Petralia Sottana il progetto che innova la gestione zootecnica in Sicilia
Con l’evento conclusivo ospitato presso l’azienda Petra di Petralia Sottana, si è chiuso il progetto iSAFE GRAZE, iniziativa che negli ultimi due anni ha rivoluzionato la gestione zootecnica siciliana integrando innovazione digitale, benessere animale e salvaguardia ambientale.
Finanziato dal PSR Sicilia 2014-2022, misura 16.1, iSAFE GRAZE ha coinvolto le aree montane di Capizzi, Petralia Sottana e Cerami, sperimentando un modello replicabile di allevamento ovino e caprino basato su monitoraggio intelligente dei pascoli, sensoristica avanzata e pratiche sostenibili. Capofila del progetto l’azienda Petra, affiancata dalle aziende partner Scinardo Antonio, Scinardo Giacomo, Scinardo Angela e Mangimi Di Pasquale, con il supporto scientifico del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Messina e l’innovation broker Giuseppe Di Bella.
Il percorso divulgativo era iniziato con il press day di Capizzi, che aveva aperto le porte della famiglia Scinardo ai media specializzati, mostrando dal vivo la caseificazione artigianale e l’integrazione di sensori e sistemi digitali per il controllo dei pascoli. Una seconda tappa a Petralia Sottana aveva poi approfondito i progressi tecnici e scientifici raggiunti, fino alla giornata conclusiva del 21 maggio 2025 che ha rappresentato il momento di sintesi e condivisione con stampa e operatori del settore. Durante l’evento finale presso l’azienda Petra, i partecipanti hanno potuto visitare gli impianti e assistere a dimostrazioni delle tecnologie adottate per il monitoraggio dei pascoli, oltre a degustare prodotti tipici locali, testimonianza concreta della filiera corta e sostenibile.
Tra i principali risultati conseguiti dal progetto: la riduzione dell’impatto ambientale grazie alla gestione mirata delle risorse foraggere, il miglioramento del benessere animale, l’aumento della redditività aziendale tramite una pianificazione più efficiente dei pascoli e dell’alimentazione.
Il progetto ha dimostrato che l’innovazione tecnologica può rafforzare tradizioni secolari come la pastorizia, offrendo nuove opportunità alle comunità rurali e contribuendo alla tutela della biodiversità dei Nebrodi e delle Madonie.
Redazionale
in data:04/07/2025