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Unione Europea

Latte, i produttori europei scendono in piazza

Saranno presentate dal commissario europeo all'agricoltura Dacian Ciolos entro la fine dell'anno le nuove proposte legislative per il comparto del latte. I provvedimenti - si legge in una nota - prenderanno in considerazione le raccomandazioni sulle regole del settore elaborate del gruppo ad alto livello dell'Ue, pubblicate ieri a Bruxelles.

Documento e raccomandazioni che in ogni caso non sembra abbiano trovato il gradimento dei produttori di latte europei che hanno già messo in programma una manifestazione a Bruxelles per il prossimo 12 luglio. L'iniziativa è organizzata dall'European Milk Board (Emb). Le conclusioni sulla revisione delle regole nel settore del latte elaborate dal Gruppo ad alto livello dell'Ue - si legge in una nota dell'Emb - non permettono in nessun modo di contrastare la crisi sul mercato del latte e non sono in grado nè di migliorare il futuro dei produttori di latte, nè di difendere i consumatori. L'Emb, in particolare, chiede la creazione di un'agenzia europea per il controllo e la gestione del mercato che rimetta al centro delle scelte l'agricoltore, e che possa, con regole più flessibili, adattare la domanda all'offerta garantendo un giusto prezzo di sopravvivenza ai produttori; prezzo che ritengono debba essere almeno di 40 centesimi al litro.

Le raccomandazioni del gruppo ad alto livello dell'Ue

RAPPORTI CONTRATTUALI - Nei rapporti tra produttori e trasformatori di latte si raccomanda un più ampio ricorso ai contratti scritti, stipulati in anticipo, per disciplinare le consegne di latte crudo (prezzo, volume, scadenze e durata), promosso attraverso linee guida o una proposta legislativa, eventualmente reso obbligatorio dagli Stati membri; -

CONTRATTAZIONE COLLETTIVA - Sul potere di contrattazione dei produttori lattieri, eventuale proposta per autorizzare le organizzazioni di produttori primari di latte a negoziare collettivamente le condizioni contrattuali, compreso il prezzo, con le centrali del latte. Sia essa permanente o temporanea (ma di durata sufficientemente lunga), questa misura dovrebbe essere soggetta a riesame; -

INTERPROFESSIONE - Sul possibile ruolo delle organizzazioni interprofessionali nel settore lattiero-caseario va esaminata la possibilità di trasporre nel settore lattiero-caseario alcune delle disposizioni sulle organizzazioni interprofessionali attualmente in vigore nel settore ortofrutticolo;

TRASPARENZA FILIERA - Si suggerisce un ulteriore sviluppo dello strumento europeo di sorveglianza dei prezzi dei prodotti alimentari e la possibilità di ottenere maggiori informazioni (ad esempio sui quantitativi di prodotti lattiero-caseari) tramite Eurostat e gli istituti statistici nazionali; -

MISURE MERCATO E OPERAZIONI A TERMINE - Vanno esaminati gli strumenti che possono essere «compatibili con la scatola verde» (ossia con gli aiuti compatibili alla Wto) in grado di ridurre la volatilità del reddito, eventualmente agevolando anche le operazioni sui mercati a termine, in particolare mediante programmi di formazione mirati;

NORME E MARCHI ORIGINE - In materia di etichettatura i lavori dovrebbero soffermarsi sulla fattibilità delle varie opzioni riguardanti l'indicazione del «luogo di produzione» per i prodotti lattiero-caseari, cercando menzioni distintive per i prodotti d'imitazione del latte; -

INNOVAZIONE E RICERCA - Migliorare la comunicazione delle possibilità esistenti nel campo dell'innovazione e della ricerca all'interno degli attuali programmi di sviluppo rurale e dei programmi quadro di ricerca. Le parti interessate dovrebbero definire chiaramente le priorità di ricerca per il settore lattiero-caseario, in modo da consentire un migliore coordinamento dei programmi di ricerca nazionali e comunitari.

in data:01/07/2010

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