Masaf
Pacchetto Vino, c'è l'intesa
Approvato dal Comitato Speciale Agricoltura il testo finale del Pacchetto Vino. L'intesa raggiunta è utile a proseguire l’iter legislativo che prevede il voto del Parlamento europeo e del Consiglio annunciato per il febbraio 2026. Il pacchetto contiene proposte avanzate dall’Italia. La durata della misura della promozione nei Paesi Terzi potrà infatti essere estesa fino a nove anni.
Per la promozione nei Paesi terzi, ma anche per le misure relative agli investimenti, alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti con finalità ambientali, è previsto l’aumento del contributo comunitario. E' previsto l’inserimento del ruolo dei Consorzi di tutela nella gestione e rafforzamento della filiera per adattarsi all’evoluzione del mercato. Andando incontro alle richieste di semplificazione in materia di etichettatura, viene confermata la possibilità di utilizzare un simbolo o un pittogramma utili ad individuare quanto contenuto nel QR code in etichetta.
Tra le altre novità previste, si evidenzia l’inserimento della nuova misura della prevenzione delle fitopatie, con un contributo unionale previsto fino al 100%, l’adozione della dicitura “zero alcohol” per i prodotti con titolo alcolometrico fino allo 0,5% e di “alcohol reduced” per quelli con un contenuto alcolico compreso tra lo 0,5% e il 30% del titolo alcolometrico minimo previsto per la categoria di appartenenza. Introdotte le misure di crisi quali la distillazione, la vendemmia verde e l’estirpo, finanziabili con fondi nazionali.
"L’accordo raggiunto è il frutto di un intenso lavoro dell’Italia ai tavoli europei iniziato a marzo 2025 con le Raccomandazioni del Gruppo di Alto Livello sul Vino", ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. "Questo pacchetto sarà fondamentale per rafforzare l’attività di promozione del vino nei paesi terzi e per sostenere le imprese vitivinicole e aiutarle a far fronte a diverse criticità, quali i cambiamenti climatici e i nuovi orientamenti di mercato e dei consumi. Sono previste anche semplificazioni nella normativa sull’etichettatura scongiurando demonizzazioni e aumentando la trasparenza. È un risultato che ci rende soddisfatti e sono ancor più contento che in questo giorno, per la prima volta nella storia, si sia riunito il tavolo del vino rappresentativo di tutte le sue componenti. Quest’unità darà nuova forza alle nostre eccellenze e mette il settore vitivinicolo nelle condizioni di essere ancora più competitivo e apprezzato in Italia e nel mondo”.