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Il Prodotto

Prosecco, stop alle imitazioni con una società ad hoc a tutela della Doc e Docg

Tempi duri per chi vorrà imitare il Prosecco. Sarà infatti formalizzata la società che tutelerà il valore del marchio. L’azione di tutela del Prosecco Doc e del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg è messa in piedi dal Consorzio del Conegliano e dal Prosecco Doc. L’iniziativa è stata presentata dal presidente del Prosecco Superiore Docg Innocente Nardi in occasione della presentazione a Roma del Rapporto 2013 e dei festeggiamenti per i 10 anni della nascita del Centro studi. ''Stiamo lavorando con l'altro Consorzio, quello del Prosecco Doc, in sinergia – ha spiegato Nardi - per dare una tutela totale del mondo del Prosecco'' dalle imitazioni ma anche dal proliferare di viticoltura del vitigno Glera all'estero, dai Paesi dell'Est fino al Brasile e Australia. La societa' congiunta, ha incalzato il presidente vuole mettere in cassaforte il nostro brand attraverso la registrazione del marchio Prosecco da una parte, e Ue tramite accordi bilaterali per il riconoscimento del nome nei Paesi terzi''.

E in particolare, nell’ambito di queste finalità, un grande risultato – ha detto il direttore del Consorzio Giancarlo Vettorello- e' stato la tutela del marchio ottenuto negli Usa, un passo che lo Champagne non ha ancora raggiunto. Oggi il marchio vale 450 milioni al consumo".

 "Siamo presenti- ha inoltre aggiunto il direttore del consorzio-  in oltre 80 Paesi con una crescita importante; l`export copre il 45% della nostra produzione con oltre 28 milioni di bottiglie. Ma è essenziale rilevare l`exploit in termini di valore con un record di quasi 132 milioni di euro che fa segnare un 14,8% in più rispetto all`anno precedente". "Quello del Conegliano Valdobbiadene è ormai un vero e proprio case history - ha aggiunto Nardi. In questo piccolo territorio collinare si è realizzata una perfetta combinazione tra la vocazione naturale e la cultura dello spumante, che nasce nel 1876 con la fondazione della prima Scuola Enologica d`Italia a Conegliano. Grazie alla determinazione dei nostri produttori si è originato il successo di un vino che è oggi divenuto ambasciatore dell`Italia nel mondo ma che è anche un simbolo. Il suo valore non si limita a criteri esclusivamente economici ma tocca aspetti sociali e storici con importanti ricadute economiche ed occupazionali".

E stato inoltre aggiunto che il 30% delle oltre 5000 persone che lavorano per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore ha meno di 40 anni e spesso occupa posizioni di alto profilo. Il tutto partendo da una realtà fatta di cantine piccole, medie e grandi; molte di queste sono di dimensioni limitate (l`85% delle imprese non arriva a 10 addetti).

I numeri del Prosecco

· La superficie vitata del Conegliano Valdobbiadene è di 5.896 Ha.

· Nel 2012 sono state prodotte 68,8 milioni di bottiglie (+74,3% rispetto al 2003).

· In Italia nel 2012 sono state vendute 34,4 milioni di bottiglie (+56,4% rispetto al 2003).

· 28,3 milioni di bottiglie sono state vendute all’estero nel 2012 (erano circa 10 milioni nel 2003).

· L’export copre oltre il 45% della produzione con oltre 28 milioni di bottiglie presenti in oltre 80 Paesi con un record in termini di valore di quasi 132 milioni di euro, che fa segnare un 14,8% in più rispetto al 2011. I primi mercati sono Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti.

· Il valore al consumo è di 450 milioni di € annui.

5.000 persone lavorano per il Prosecco Superiore, di queste il 30% è under 40.

· L’enoturismo nel 2012: il numero complessivo dei visitatori delle cantine del Conegliano Valdobbiadene è cresciuto del 25,6% arrivando a quasi 300.000. Più del 33% delle aziende ha ricevuto tra le 1000 e le 10.000 visite.

· Il 56% delle aziende ritiene la qualità del paesaggio una componente significativa del prodotto.

in data:11/12/2013

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