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Unione Europea

Varate le nuove norme sull'etichettatura dei cibi

I consumatori saranno meglio informati e potranno compiere scelte più salutari quando acquistano cibi: questo e' l'obiettivo principale delle nuove norme per l'etichettatura dei cibi, adottate dal Parlamento europeo. In futuro, il contenuto energetico, cosi' come la percentuale di grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale dovra' essere chiaramente visibile sugli imballaggi alimentari, in modo che possano essere facilmente identificati.

Le nuove norme prevedono maggiori e migliori informazioni per i consumatori, in modo che possano fare scelte consapevoli al momento dell'acquisto. La relazione e' stata approvata con 606 voti favorevoli, 46 voti contrari e 26 astensioni.

Secondo le nuove disposizioni, il contenuto energetico e le percentuali di grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale, dovranno tutte essere indicate in una tabella comprensibile sull'imballaggio, insieme e nel medesimo campo visivo. Tutte le informazioni dovranno essere espresse per 100g o per 100ml e potranno inoltre, anche essere espresse in porzioni. Attualmente, tutti gli ingredienti - incluse le sostanze allergeniche - devono essere indicati sulle etichette dei cibi preconfezionati. In futuro, per il consumatore sara' piu' semplice capire se un prodotto contiene sostanze allergeniche, perche' le stesse saranno messe bene in evidenza nella lista degli ingredienti. In questo modo, il consumatore potra' trovare immediatamente le informazioni sugli allergeni.

Le nuove regole stabiliscono inoltre che le informazioni sugli allergeni dovranno essere fornite anche per i cibi non imballati, ad esempio quelli venduti nei ristoranti o nelle mense. Gli Stati membri potranno adottare misure per decidere in che modo l'informazione dovra' essere fornita al consumatore.L'origine di certi cibi, come ad esempio quella delle carni bovine, del miele, dell'olio d'oliva, della frutta fresca e degli ortaggi, deve gia' essere indicata sulle etichette, secondo una specifica legge di settore. L'indicazione e' gia' obbligatoria laddove in sua assenza il consumatore possa essere indotto in errore. Su richiesta del Parlamento, questo requisito dovra' ora essere esteso anche alla carne suina, bovina, caprina e alle carni di volatili. In futuro, l'etichettatura del Paese d'origine potrebbe essere estesa a altre categorie di cibo (come la carne utilizzata come ingrediente, il latte o gli alimenti non trasformati), ma prima la Commissione dovra' effettuare valutazioni d'impatto per verificare la fattibilita' e i costi potenziali che tali obblighi d'etichettatura comporterebbero.

Le nuove regole assicureranno inoltre che i consumatori non saranno fuorviati dalla presentazione degli imballaggi alimentari, riguardo all'aspetto, alla descrizione e alla presentazione grafica, che saranno resi piu' comprensibili. Anche gli alimenti che assomigliano a altri, ma sono prodotti con ingredienti diversi, come i "simil-formaggi" prodotti con materie vegetali (le cosi' dette "imitazioni di cibi"), saranno facilmente identificabili. In base all'accordo, qualora si sostituisse un ingrediente che dovrebbe normalmente essere parte del prodotto, cio' dovra' chiaramente essere indicato sulla parte frontale dell'imballaggio, in caratteri ben visibili e accanto alla marca, secondo l'accordo. La carne ottenuta dalla combinazione di piu' parti di carni dovra' essere indicata come "carne ricomposta", lo stesso varra' per il pesce, che sara' indicato come "pesce ricomposto".

in data:06/07/2011

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