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Presentato dalla Fipe a Tuttofood un excursus completo sulla storia dei locali più amati e frequentati. Valle d’Aosta, Sardegna e Liguria le regioni con la maggiore concentrazione di attività di settore. Fanalino di coda la Sicilia
04/05/2015 15:32
Un espresso consumato al bar costa oggi in media 0,94 euro, un cappuccino 1,27 euro e un panino 3 euro. La rilevazione è della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) che ha presentato a Tuttofood, in corso a Milano fino al 6 maggio, un excursus completo sulla storia del bar uno dei locali più amati e frequentati. Il report è stato presentato nel corso del convegno “La filiera del fuoricasa: qualità, efficienza, valore”. Il settore genera consumi per 18 miliardi di euro, che impiega oltre 360.000 addetti, di cui il 60% donne, con una situazione occupazionale improntata ad una sostanziale stabilità, come testimoniano i 154.205 contratti a tempo indeterminato (il 72% dei rapporti di lavoro stipulati in questo mercato).
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Una ricerca commissionata dalla Saclà alla Doxa certifica, per la prima volta, la passione dei nostri connazionali per il "gusto verde". Amate dal 91% degli italiani soprattutto giovani che guidano la riscossa dei consumi
29/04/2015 14:25
La parola d’ordine è: non chiamatele più un “contorno”. Oggi le verdure hanno scalato posizioni su posizioni nella centralità del menu’ del Belpaese e rappresentano il piatto principale per il 64% degli italiani. E’ quanto emerge dall’indagine Sacla’/Doxa “#Gusto verde. Gli Italiani e le verdure” . La ricerca mette a fuoco la passione dei nostri connazionali per Il mondo dei vegetali: numeri alla mano, si contano oggi quasi 50 milioni di italiani che amano le verdure (91%) e ben 7 su 10 le mangiano perché sono buone, svincolandole finalmente dalla logica “punitiva” di alimento da consumare solo “perché fa bene”, in cui sono state confinate per anni
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L'indagine Nielsen Retail Store Format Preferences certifica una preferenza pari all'80 per cento. Casse self service dei supermercati ancora poco utilizzate
28/04/2015 17:01
Mercati rionali e negozi tradizionali sono scelti dall’80 per cento dagli italiani parallelamente a ipermercati e supermercati, frequentati ancora dal 97% della popolazione. Allo stesso tempo Il 22% dichiara di andare piu' spesso nei discount rispetto a 12 mesi fa per acquisti food & grocery. Le casse self service dei supermercati vengono utilizzate dal 33% dei consumatori (23% la media Ue) e solo il 17% dichiara di non volerne ancora fare uso.
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Tre italiani su quattro cambiano le proprie abitudini di acquisto: crescono di un +2.1% il numero di famiglie acquirenti la categoria in offerta
24/04/2015 16:09
Diminuiscono gli acquisti di carne a valore (-5,4%) e a volume (-3,2%), cresce il segmento degli elaborati di carne rossa e bianca (+3% a volume) e si consolida il segmento degli avicoli, che nel quinquennio 2009-2014 registra un incremento della spesa da parte delle famiglie italiane del 10%, superiore alla crescita della spesa per la carne suina (+4,1 per cento). Sono i dati elaborati da Ismea, sulla base delle informazioni Nielsen relative al periodo gennaio-novembre 2014, in confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, rilanciati da Eurocarne, manifestazione internazionale dedicata al comparto carneo, in programma a Veronafiere dal 10 al 13 maggio prossimi.
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Un sondaggio Doxa-Aidepi dimostra che la preferenza dei connazionali per il menù salato è ancora molto bassa: bacon e fagioli hanno rispettivamente un 7% e un 4% di fan. Vince il dolce con un 65% di scelta
21/04/2015 16:37
E’ ancora l’intramontabile colazione dolce ad allietare l’inizio della giornata degli italiani. Un sondaggio Doxa- Aidepi (associazione delle industrie del dolce e della pasta) dimostra che la colazione fatta di biscotti, fette biscottate, marmellate, merendine e cornetti ha in Italia la meglio su quella salata. Una scelta che appare schiacciante vista la percentuale di vittoria che è pari al 65% contro un 7 per cento di quelli che scelgono il salato. Il 19 per cento alterna invece il dolce al salato.
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Il consumo del nettare di Bacco dall'inizio della crisi è sceso-secondo un'analisi Coldiretti- al minimo storico nel 2014
17/04/2015 00:19
Negli anni della crisi hanno detto addio all’alcol quasi 1,7 milioni di italiani. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all’uso e all’abuso di alcol dal 2008 al 2014. Nel corso degli anni - sottolinea la Coldiretti - sono aumentati solo i consumatori di birra (+0,1 per cento) mentre sono diminuiti sia quelli di aperitivi, superalcolici e amari (-1,3 per cento) che soprattutto quelli di vino (-2,9 per cento). I consumi di vino degli italiani sono scesi al minimo storico nel 2014 e dall’inizio della crisi - continua la Coldiretti - è sparito dalle tavole degli italiani un bicchiere di vino su cinque.
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E’ quanto emerge da un sondaggio che ha coinvolto 7.068 consumatori, di cui 4.857 hanno espresso la loro preferenza sul tipo di imballaggio: il 68% ha scelto il cartone ondulato, mentre solo il 32% quelli in plastica
06/04/2015 14:51
I consumatori preferiscono comprare prodotti alimentari, soprattutto se freschi, in confezioni di cartone ondulato. E’ quanto emerge da un sondaggio che ha coinvolto 7.068 consumatori, di cui 4.857 persone hanno dichiarato la loro preferenza sull'imballaggio: il 68% ha scelto il cartone ondulato, mentre solo il 32% quelli in plastica. A tutti gli intervistati è stato chiesto di indicare la propria propensione, a parità di prezzo e qualità, ad acquistare un prodotto alimentare, come ad esempio frutta e verdura, contenuto in imballaggi.
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Oltre il 96% dei consumatori, con la consultazione pubblica online sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari gestita dal Mipaaf, vuole conoscere dove è prodotto l’alimento. Oltre 26mila i partecipanti al questionario
03/04/2015 12:43
Per 8 italiani su 10 l’importanza che il prodotto sia fatto con materie prime italiane e sia trasformato in Italia è decisivo al momento dell’acquisto. Il 54% controlla che sia tipico, il 45% verifica anche la presenza del marchio Dop e Igp, mentre per il 30% conta che il prodotto sia biologico. Oltre il 96% dei consumatori ha dichiarato che è molto importante che sull’etichetta sia scritta in modo chiaro e leggibile l’origine dell’alimento e per l’84% è fondamentale ci sia il luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione.
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Uno studio della Fipe dimostra che la tradizione è preferita dal 65,8% dei consumatori. La spesa al ristorante sarà di 162 milioni con una flessione del 9% rispetto al 2014. Il calo delle presenze è stimato intormo all'11%
01/04/2015 12:50
Anche per questa festa di Pasqua vincerà la tradizione. A segnalare la tendenza gastronomica è la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) sulla base dei risultati di un’indagine promossa sui locali italiani. Entrando nel “cuore” dei menù della ristorazione, le scelte della clientela saranno infatti concentrate su proposte tradizionali per 65,8%, ma in poco meno di un ristorante su tre si darà spazio alla reintrepretazione creativa della gastronomia locale. La cucina internazionale sarà invece scelta solo da un risicato 6,1% degli avventori. Attenzione- si spiega in una nota- sarà data inoltre alla convenienza e qualità con il menù “a pacchetto” scelto dal 59,4% ad un prezzo medio di 45 euro in lieve aumento sul 2014 per due punti percentuali. La spesa prevista sarà di 162 milioni di euro con una flessione del 9% sul 2014.
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Segnalato dalle associazioni dei consumatori un calo del 7% nell'acquisto dei prodotti tipici della festività. Diminuizione del 2.5% per le uova e colombe. Prevista una spesa vicina al miliardo
30/03/2015 16:27
Pasqua si festeggerà con i dolci fatti in casa. Gli italiani, nonostante quello che se ne dica, continuano a tirare la cinghia. A segnalare una festività “magra” sono le associazioni dei consumatori che hanno fatto una prima stima sulla spesa delle famiglie. Codacons e Federconsumatori si manifestano infatti concordi su una riduzione del bilancio familiare in fatto di dolciumi. Nello specifico Codacons segnalala che ci sarà una diminuzione del 2,5 per cento nell’acquisto di uova e colombe rispetto al 2014. Federconsumatori fa notare che si registra un aumento di prezzo del 2,5 per cento per le uova fresche e del 2,7 per cento per le uova di cioccolato con un calo del 7 per cento rispetto al 2014 per tutti i prodotti tipici