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Filiera Corta

  • Vino, i più venduti sono i "soliti noti"

    Nella classifica Iri-Vinitaly sulle produzioni più acquistate dai consumatori primeggiano Chianti, Lambrusco, Vermentino, Barbera, Bonarda, Montepulciano. Il Pignoletto e il Cannonau le sorprese

    13/03/2014 08:51

    Non ci sono grande sorprese nella lista dei vini preferiti dai consumatori. A primeggiare negli acquisti – analizzato la classifica Iri per Vinitaly i tassi di crescita delle produzioni enologiche più vendute in assoluto - ci sono i “soliti noti” : Chianti, Lambrusco, Vermentino, Barbera, Bonarda, Montepulciano d'Abruzzo, Nero d'Avola, Muller Thurgau, Morellino e il Dolcetto. Il mercato però riserva alcune sorprese: tra i vini emergenti, cioè quelli con il maggiore tasso di crescita troviamo exploit del Pignoletto e del Cannonau,

  • Il consumo mediterraneo di vino lascia il passo alle culture del bere del Nord Europa

    Dalla relazione 2013 del ministero della Salute su alcol e problemi correlati emerge che in Italia si beve sempre di piu' fuori dai pasti e in modo occasionale, mentre tra i giovani si conferma l'abitudine alle 'abbuffate' di alcolici

    11/03/2014 16:42

    Il modello di consumo mediterraneo di vino appare sempre meno diffuso in Italia. E’ quanto emerge dalla 'Relazione 2013 al Parlamento su alcol e problemi correlati, pubblicata sul sito del ministero della Salute. Oggi – si legge- si beve sempre di piu' fuori dai pasti e in modo occasionale, mentre tra i giovani si conferma l'abitudine del binge drinking ovvero le 'abbuffate' di alcol in breve tempo. Il modello di consumo, basato sulla assunzione quotidiana e moderata di vino, tipico della nostra tradizione, lascia quindi il passo a comportamenti che ci rendono sempre piu' vicini alle culture del bere prevalenti nei Paesi del Nord Europa

  • Supermercati e macellerie: è testa a testa nella vendita della carne

    Con una piccola differenza percentuale i due esercizi commerciali (38,9% contro un 37,9%) continuano a essere i punti vendita preferiti dai consumatori rispetto agli ipermercati. A rilevarlo il Rapporto 2013 sul mercato pubblicato da Franco Angeli

    08/03/2014 10:01

    “Mi dia qualche fettina da fare paillard”. “Vorrei un paio di buone bistecche”. Frasi rituali che si sentono ogni giorno nelle macellerie e nei supermercati. Quando si va a fare la spesa, l’acquisto della carne per molti è un rapporto totalmente fiduciario con chi sta dall’altra parte del banco. Ma le fettine e le bistecche, per stare ai tagli più popolari, che origine hanno? Da quali tipologie di animali provengono? Il Rapporto 2013 sul mercato della carne bovina, pubblicato da Franco Angeli con l’egida del ministero della Politiche agricole e dell’Associazione italiana allevatori, in oltre duecento pagine fitte di analisi, statistiche e numeri, fornisce risposte puntuali

  • Le bollicine italiane sono le più amate nel mondo

    Nel 2013, con 307 milioni di bottiglie vendute contro 304 il prosecco ha battuto lo champagne. L'export- secondo dati Ovse è a +11,5% in volumi nel 2013 e +16% in valore rispetto al 2012

    07/03/2014 13:30

    Una vittoria di poco scarto, ma ugualmente importante: nel 2013, con 307 milioni di bottiglie vendute nel mondo contro 304, il prosecco ha battuto lo champagne. A ufficializzare l’importante risultato di mercato è Giampietro Comolli, responsabile dell'Osservatorio economico italiano dei vini (Ovse). Entrando nello specifico dell’analisi si evidenzia come l’export per le bollicine italiane continui ad andare a gonfie vele: +11,5% in volumi nel 2013 e +16% in valore rispetto al 2012.

  • Il burro sorprende il mercato della crisi

    Nel 2013-nonostante il difficile momento economico- le vendite sono aumentate di un 1,7 per cento in quantità e del 4,2% in valore. Tra i motivi del trend controcorrente il ritorno alle preparazioni domestiche e la ricerca di ingredienti di qualità

    04/03/2014 16:28

    La crisi non penalizza il burro. La notizia di mercato, che è sorprendente rispetto al momento difficile dei consumi, è ufficializzata da Assolatte sulla base di dati Nielsen. Nel 2013- stando alle analisi- il burro ha visto aumentare le vendite dell'1,7% in quantita' e del 4,2% in valore. Secondo l’Associazione Italiana Lattiero Casearia lo scorso anno gli italiani hanno speso 371 milioni per acquistare il burro nei punti vendita della distribuzione moderna

  • Reggio Calabria la città della pizza più conveniente. Milano la più cara

    Secondo indagini di mercato il Centro Italia risulta l'area geografica meno vantaggiosa dal punto di vista economico. Il costo medio varia tra i sette e gli undici euro se l'acquisto è accompagnato da una bibita

    01/03/2014 10:21

    Assaporare una buona pizza è sempre una grande delizia per il palato. Trovare quella che ci piace di più a un costo abbordabile non è però sempre cosa facile. Secondo recenti indagini di mercato la pizza più cara è a Milano e quella più economica a Reggio Calabria con i prezzi della Margherita passati dai 3,36 euro di media del 2002 agli attuali 6,50 (+93,5%-dati Fipe). La pizza più cara del mondo, La Louis XIII di Renato Viola, costa invece 8.300 euro.

  • Rallentano i prezzi del carrello della spesa

    Il lieve calo mensile dell'indice generale- segnala Istat- è principalmente dovuto alla diminuzione dei vegetali freschi (-4,6%) e della frutta fresca (-1%) su cui incidono fattori stagionali

    28/02/2014 12:57

    I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,3% su base mensile e crescono dello 0,9% su base annua (in rallentamento dal +1,3% di gennaio). Lo rileva l'Istat precisando che si tratta delle stime preliminari. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,3% rispetto al mese precedente e crescono dello 0,5% nei confronti di febbraio 2013 (in sensibile attenuazione dal +1,2% di gennaio).

  • Vendite al dettaglio, a salvarsi sono solo i discount

    Gli unici a guadagnare sono i "low cost", che nel 2013 registrano un aumento dell'1,6% a fronte di una flessione dell'1,0% per l'intero comparto della grande distribuzione. A dicembre alimentare in calo dello 0,5 per cento

    25/02/2014 10:25

    Le feste di Natale non salvano l’alimentare. A dicembre del 2013- segnala Istat- le vendite al dettaglio tornano a scendere, calando dello 0,3% rispetto a novembre e del 2,6% su base annua. L'alimentare a livello mensile (-0,5%) fa anche peggio del resto dei prodotti (-0,3%).

  • Espresso italiano: all'Emilia Romagna il primato della tazzina più cara

    A Ravenna il prezzo maggiormente salato, a Bari quello più economico. L’Italia è il primo paese al mondo per produzione di caffè torrefatto e leader nella realizzazione di macchine. I tedeschi i principali consumatori

    25/02/2014 09:56

    I caffè più cari si pagano generalmente in Emilia Romagna, in particolare a Ravenna (1,08 euro), Ferrara (1,07 euro), Bologna (1,04 euro, lo stesso valore di Bolzano), Forlì e Modena (1,02 euro). A segnalarlo è uno studio di mercato presentato a Tirreno C.T., in corso a Carrara Fiere fino al 27 febbraio. In media il prezzo di una tazzina di caffè è di 0,94 euro, mentre il cappuccino si attesta su 1,26 euro.

  • Milano è la metropoli più cara per i panini

    Secondo dati eleborati da Tirreno C.T. (fiera del settore della ristorazione e dell’ospitalità) nel capoluogo lombardo di spende 3,64 euro, mentre Roma si attesta su 2,80 euro e Napoli su 2,57 euro

    23/02/2014 12:57

    Acqua minerale e panino restano la combinazione preferita degli italiani in pausa pranzo. A seguire pizza, primi piatti e insalate. Lo scontrino medio del pranzo fuori casa può essere calcolato in circa 7,40 euro, che moltiplicato per i circa 2 miliardi di pasti dà un fatturato di 14,7 miliardi di euro. I panini, però, non sono uguali ovunque. Si va da 1,65 euro di Arezzo, o dall’1,88 euro di Ferrara (città con uno dei caffè più cari), si passa ai 4,11 euro di Lecco, ai 3,89 euro di Bergamo, ai 3,55 euro di Aosta. Per quanto riguarda le principali città: Milano è la metropoli più cara con 3,64 euro

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