-
Nel corso di questo anno- rileva uno studio Coldiretti- è stata servita in tavola meno di una fetta a pasto per persona. Il prezzo medio mostra una incredibile variabilità tra diverse città: dai 2,01 euro al chilo di Napoli ai 4,65 di Venezia
19/10/2013 15:36
Nel 2013 è stata servita in tavola meno di una fetta di pane a pasto (o una rosetta piccola) per persona. Il consumo è sceso al minimo storico dall’Unità d’Italia. Un trend così negativo è registrato per la prima volta nella storia degli italiani. A segnalarlo è lo studio “Il pane quotidiano nel tempo delle rinunce” promosso e presentato dalla Coldiretti al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio
-
Secondo l'indagine su “La percezione della crisi e il Made in Italy” realizzata da Coldiretti-Ixe’ il 47 per cento degli italiani si reca in diversi esercizi commerciali per acquistare il prodotto che cerca dove costa meno
18/10/2013 13:02
Quasi la metà degli italiani (47%) dice addio al negozio di fiducia per recarsi in diversi esercizi commerciali e acquistare il prodotto che cerca dove costa meno, magari aiutati da internet e volantini sui quali è guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti. A segnalarlo è la prima indagine su “La percezione della crisi e il Made in Italy” realizzata da Coldiretti-Ixe’ a ottobre 2013, e illustrata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio
-
Dall'ultima ricerca dell'Ufficio studi di Fipe emerge che gli italiani non rinunciano a mangiare fuori dalla propria abitazione, ma scelgono soprattutto menù low cost
15/10/2013 15:20
Cresce il numero degli italiani che escono fuori a cena. L’ultima analisi"P.E. 24h La Cas@ fuoricasa", dell’Ufficio studi della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) segnala che nel 2012 sono stati settantatre i miliardi di euro spesi tra bar, ristoranti e take away, pari al 35% della spesa alimentare. Sempre piu' amata la colazione al bar (1,5 mld di consumazioni all'anno), in calo la pausa pranzo mentre, appunto, cresce il numero degli italiani che escono fuori a cena preferendo le pizzerie ai ristoranti, dove lo scontrino e' decisamente piu' basso.
-
La Coldiretti, sulla base dati Istat relativi al periodo 2007 – 2012, rileva un calo degli acquisti del 10%. Per mantenere l'aria di festa in tavola gli italiani mettono le "mani in pasta"
13/10/2013 17:46
Taglio del 10 per cento per bignè, babà, cannoli, sfogliatelle o dolciumi vari. Secondo analisi Coldiretti il tradizionale appuntamento con il dolce nel weekend italiano perde terreno. L’organizzazione, sulla base dati Istat relativi al periodo 2007 – 2012, rileva che si sta assistendo un profondo cambiamento nelle abitudini consolidate nell’identità nazionale provocato dalle difficoltà economiche
-
Secondo un sondaggio di Aiab, Legambiente e Coldiretti il prodotto importato ha meno estimatori di quello italiano: il 63% dei consumatori dichiara di acquistarlo solo in mancanza dell’equivalente tricolore, mentre il 20% proprio non lo considera
12/10/2013 13:05
Il mercato del biologico, nonostante il perdurare della crisi, sembra procedere a gonfie vele. L’ultima conferma di una buona, se non ottima condizione di salute del settore, emerge da un sondaggio Aiab, Legambiente, Coldiretti diffuso nella recente manifestazione Biodomenica 2013. Ad oggi, con oltre 49,7 mila operatori impegnati nella produzione biologica per poco meno di 1,2 milioni di ettari di terreno, il mercato del biologico italiano vale 3,1 miliardi di euro, facendo dell’Italia – dicono gli operatori- una delle protagoniste del settore a livello mondiale
-
Il gentil sesso della penisola -secondo una ricerca di Assobirra- è il primo acquirente al mondo. Una su quattro ammette di preferirla al vino.
11/10/2013 11:54
Sono le donne italiane le prime consumatrici di birra al mondo. A rilevarlo è una ricerca di Assobirra. Lo studio segnala che su undici Paesi il gentil sesso del Belpaese non ha rivali. Circa il 60% di loro- si spiega in una nota - dichiara di consumare la nota bevanda alcolica e 1 su 4 ammette di preferirla al vino.
-
L'indagine 'Inflaction Impact Survey' che Nielsen ha condotto a livello mondiale nell'arco del primo semestre 2013 segnala che il 64% degli italiani non è disposto a rinunciare alle golosità
10/10/2013 10:04
Il 69% degli italiani, contro una media europea del 59%, si dichiara pronto a risparmiare sull'abbigliamento, ma ben due terzi, il 64% contro la media europea del 58%, non sono propensi a rinunciare ai capricci gastronomici. Un italiano su due, il 48% in linea con il resto d'Europa, dichiara di fare la spesa piu' spesso per avere cibo fresco in base alle necessita'. Il valore del carrello, in termini di freschezza e qualita', resiste alla crisi. Questo emerge dall'indagine 'Inflaction Impact Survey' che Nielsen ha condotto a livello mondiale nell'arco del primo semestre 2013
-
Dal rapporto 2013 di Knowledge for Expo e Waste Watcher emergono i 9 spreco-tipo italiani. La motivazione più comune è relativa alla scadenza
09/10/2013 16:11
Uno spreco alimentare settimanale per famiglia calcolato tra 4,81 ai 13 euro. Il dato emerge dal rapporto 2013 di Knowledge for Expo e Waste Watcher che ha indagato sulle cause degli sprechi in modo da progettare e promuovere policies di comportamento efficaci a favorire la riduzione concreta dello spreco. Lo studio ha individuato una segmentazione di 9 spreco-tipi italiani, rilevati secondo motivazioni che gli intervistati hanno indicato come cause primarie nella pratica del ''buttare via del cibo''
-
Nonostante l'andamento dei consumi del comparto segua andamenti diversi nei tre Paesi si registra una maggiore attenzione per il biologico e per una ricerca di prodotti sani e sicuri
05/10/2013 14:51
Segue trend differenti in Italia, Francia e Germania il consumo di frutta e verdura. L’attenzione per l’ortofrutta è però molto alta in tutte e tre gli Stati. A rilevarlo è un'analisi effettuata nell’ambito del progetto Fruitylife - “Frutta e verdura, sana e sicura”, progetto co-finanziato dall'Unione europea e dal ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e coordinato da Alimos-Alimenta la Salute.
-
Denunciata da Unaprol la preoccupante situazione di mercato causata da offerte promozionali al ribasso proposte dalla distribuzione organizzata. A Roma nei supermercati un litro di olio si acquista a 2.89 euro
04/10/2013 10:49
La filiera dell’olio extra vergine continua ad essere minata da giochi commerciali al ribasso. L’ultimo esempio di concorrenza sleale – come denuncia Unaprol- si è verificato nei supermercati di Roma: un olio extra vergine di oliva in questi giorni viene pubblicizzato sotto costo e proposto a 2,89 il litro. Un prezzo – si legge in una nota- che non corrisponde, in base ad un indagine svolta dall’osservatorio economico di Unaprol- alla produzione di un chilo di vero olio extra vergine di oliva senza costi di confezionamento, marketing